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| Lunedì 11 Luglio | |
| 10.0012.0017.00 | |
MIgliaia di passi sotto il sole rovente, carichi come bestie, di borse, borsoni e sacchi pieni di ogni cianfrusaglia possibile: sono i venditori ambulanti, fuorilegge sulla carta, ma compagni di vacanze imprescindibili per gli italiani che d'estate passano le loro ferie nal mare. Spesso guardati male da chi urla "alt straniero", anche se poi da loro la moglie ha comprato una finta borsa di Louis Vuitton. E, sotto la canicola estiva, essere pure derisi da coloro che comprano le tue cose deve sembrare davvero assurdo. Immaginate ora uno stabilimento balneare italiano che non solo li riconosce e li accoglie, ma addirittura lascia loro un ombrellone gratuito e due sdraio all'ombra per mezz'ora al giorno: nasce il 'punto ristoro' sulla battigia, per i viandanti stanchi e per gli ambulanti accaldati. Un'idea dello stabilimento balneare del bagno Vittoria a Marina di Pisa.
Trenta minuti di ombra gratis per ripararsi dall'afa schiacciante. Un'oasi per riposare gambe e spalle dal peso di borse e oggetti. Un fazzoletto di ombra che offre ai venditori ambulanti mezz'ora di riposo dalla lunga marcia quotidiana sulle spiagge.
L'idea ha già riscosso i consensi dei clienti dello stabilimento balneare e della Fiba Confesercenti, ma sta sucitanto polemiche fra gli altri imprenditori del settore.
I titolari degli altri stabilimenti della costa pisana sulla carta temono che, se esteso a tutti, l'esperimento possa generare capanelli di ambulanti e irritare la clientela. Personalmente ritengo che siano più arrabbiati quali concorrenti per la pubblicità implicita che si è fatta lo stabilimento balneare.
L’ombrellone del viandante è indicato da un cartello scritto in diverse lingue e si distingue dagli altri con i colori della pace.
Ecco, pace.
Sarebbe ora di cominciare a praticarla e coltivarla, anche su una spiaggia.
RESTIAMO UMANI.
Ai nostri microfoni Graziella Donati titolare dello stabilimento balneare.
di Matteo Ponzano
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